Giro d’Italia 2018, Schachmann: “È presto per pensare alla maglia bianca. Lavoro sodo per diventare un gran corridore”

Ancora una bella prestazione di Maximilian Schachmann al Giro d’Italia 2018. Prosegue a suon di ottimi risultati la prima parte della Corsa Rosa della Maglia Bianca, coinvolto per il secondo giorno consecutivo in una caduta, riuscendo nuovamente a riportarsi prontamente in gruppo e a chiudere al quarto posto la quinta frazione. Sul traguardo di Santa Ninfa il portacolori il 24enne tedesco ha provato anche a disputare lo sprint, vinto da Enrico Battaglin (Team Lotto NL – Jumbo), rialzandosi nei metri finali e perdendo il podio di giornata a scapito del portoghese José Gonçalves (Team Katusha – Alpecin), ma riuscendo a mantenere la leadership della classifica dei giovani.

La sua disamina a caldo prende le mosse proprio dall’incidente che lo ha visto protagonista a 13 chilometri dall’arrivo: “Non ho avuto neppure il tempo di innervosirmi – ammette – Mi sono subito ritrovato intorno cinque maglie blu e la cosa mi ha dato grande sicurezza. Hanno fatto un grande lavoro per me e mi hanno subito riportato sulla coda del gruppo. Non so cosa sia successo, perché era una curva che si vedeva da 500 metri prima, ma davanti a me sono finiti a terra lo stesso. Ho provato a frenare più forte che potessi, ma non sono riuscito ad evitare gli altri corridori già caduti. La mia gamba sinistra era bloccata tra cinque ruote e tre telai, quindi mi è servito un po’ di tempo per districarmi dal groviglio…”.

Pilotato dai compagni di squadra nelle posizioni migliori per disputare la volata, il vice campione del Mondo a cronometro tra gli Under 23 a Doha nel 2016, vincitore in stagione di una tappa della Volta Ciclista a Catalunya, ha dovuto accontentarsi di un piazzamento. Un risultato comunque che non fa altro che confermare l’ottimo stato di forma con cui ha approcciato la sua prima Corsa Rosa in carriera e che gli ha permesso di cucirsi addosso la maglia riservata al miglior Under 25 sin dalla cronometro inaugurale di Gerusalemme presentandosi al primo arrivo in salita forte del sesto posto in classifica, con un ritardo di 28 secondi da Rohan Dennis (BMC – Racing Team). “Avevo una buona gamba, ma non sono uscito dall’ultima curva in una buona posizione, mi servirà da esperienza per il futuro”, conclude riguardo la giornata di ieri.

Le ottime prestazioni di questo inizio di #Giro101 inevitabilmente proiettano il giovane corridore tedesco verso una nuova dimensione, anche se è lui stesso a volare basso riguardo le sue possibilità, che sia in queste tre settimane che in termini di futuro più ampio. “Penso sia presto per dirlo, anche se sicuramente è il sogno di tutti diventare un grande corridore e io sto lavorando sodo per questo – risponde quando gli chiediamo dove possa arrivare – Abbiamo disputato appena cinque tappe e ho dimostrato di avere un buon potenziale, ma dobbiamo stare calmi. Qualora arrivassi all’ultima settimana ancora con la maglia bianca sulle spalle, allora potremo pensare al futuro. Se mi ispiro a qualcuno? Può sembrare strano, ma non ho mai avuto un vero e proprio idolo. Potrei dire che Tony Martin, che è anche un mio amico, lo sia”.

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